Yi Jing Il Libro dei Mutamenti – I parte

Yìjīng

Yìjīng, I Ching o I King (Cinese tradizionale   易經 cinese semplificato易经) conosciuto anche come Zhou Yi o i diagramma di Fu Xi è il Libro dei Mutamenti. Dichiarato patrimonio dell’umanità, è un libro collettivo fatto da tante persone anche in epoche molto distanti. E’ un oracolo divinatorio, un libro per prendere decisioni, un libro di principi etici, un libro cosmologico ma non va considerato un libro religioso.Le linee mutevoli che formano i trigrammi sono da considerarsi una prima forma di scrittura, una scrittura binaria (non un evento eccezionale per i tempi antichi), di cui però già nel passato si era perso l’uso e il significato come parole.
Tradizionalmente i principi dell’YiJing sono attribuiti al leggendario sovrano Fu Xi伏羲 che sarebbe vissuto tra il 2952 e il 2836 a.C. Rappresentato con la coda di serpente sempre allacciata a quella di sua moglie Nüwa, i due sono considerati fratelli mistici, lui con in mano la squadra simbolo della terra, lei il compasso simbolo del cielo. A loro si attribuisce la discendenza del genere umano (dopo un catastrofico diluvio). Fu Xi considerato, nella tradizione un eroe, avrebbe insegnato agli uomini la caccia, la pesca, l’agricoltura, l’allevamento, la cottura dei cibi, l’introduzione del cane in Cina e gli otto trigrammi八卦, il nutrimento del genere umano in senso fisico e filosofico. Avrebbe avuto la rivelazione dei trigrammi in modo soprannaturale.

Montai sulla cima più alta di una montagna. Guardai in alto per osservare i fenomeni del Cielo e vidi l’immensità senza inizio e senza fine: un numero infinito di stelle, tutte tonde come biglie, si spostavano lentamente senza fermarsi mai, mentre la luna e il sole si alternavano ad intervalli regolari. “Capire il Cielo non è difficile, pensa. Posso calcolarne i movimenti.” Guardai in basso e osservai i fenomeni della terra. Vidi che il caldo i il freddo, come la tempesta e la calma, si alternavano anch’essi ad intervalli regolari. “Capire la Terra non è difficile, pensai. Posso calcolarne le mutazioni”. Guardai dritto davanti a me e osservai l’uomo e la dona: vivevano nella confusione. Sconvolti dalle difficoltà che arrivavano senza preavviso nelle loro vite, agivano sconsideratamente senza mai progredire. “Capire la vita umana non è difficile, pensai. Posso calcolarne i cambiamenti” Mi sedetti per meditare. Uscii da me stesso ed entrai in comunicazione con tutto quello che esiste. Capii allora che la Vita, La Terra e il Cielo sono legati da una stessa legge, e che l’universo è composto da particelle autonome e intelligenti, in numero infinito. Quando alcune di queste particelle decidono di unirsi tra esse, creano dei corpi definiti come una stella, un albero o un uomo. Tuttavia, ognuno a suo tempo, questi corpi si deteriorano inesorabilmente. Le loro particelle li abbandonano allora per disseminarsi nell’universo, dove formeranno altri corpi con altre particelle. Quando le particelle creano un essere vivente, vibrano in continuazione. Dal corpo emanano allora dei suoni, degli odori, dei colori ed altri segnali che nel loro insieme rendono questo corpo unico in tutto il creato. Quando l’essere vivente si muove, che sia esso uomo, animale o seme, marca il suo passaggio con una scia indelebile dei propri segnali.

Quindi, ogni cosa è identificabile nel Creato, dalla nascita alla sua scomparsa, dalle tracce che lascia. In quell’istante, la superficie della Terra mi è apparsa come un’enorme gomitolo composto da un’infinità di cordicelle invisibili,ognuna delle quali contiene un’informazione. E’ da questi segnali che gli animali percepiscono il pericolo, le piste da seguire e le presenze anche fuori dalla loro vista. L’Uomo separandosi dal regno animale, ha perduto questa facoltà. Non sa più recepire il linguaggio della natura.
Tuttavia, il suo corpo continua ad emettere dei segnali, impregnando anche gli abiti e le cose che tocca abitualmente, perché si veste e utilizza degli oggetti…
Mi destai, rischiarato da una forte convinzione:
“Io Fu Xi, renderò all’uomo e alla donna questa percezione che hanno perduto! Inventerò dei segnali visibili, così usciranno dalla confusione!”
Accesi un fuoco, mi misi a cuocere del cibo, e fui presto attorniato da tutti gli uomini e le donne della Terra. Quando ebbero mangiato a sufficienza, domandai loro di raccontarmi le loro vite e fu con molta pazienza che li ascoltai tutti. Alla fine della mia indagine, ne dedussi che l’esistenza umana è una successione aleatoria di periodi di cambiamento, dalla durata di circa 20 lune ciascuno. Questi periodi appartengono a 32 tipologie di situazioni, ognuna delle quali è accompagnata, dal proprio contrario, per un totale di 64 cambiamenti.
Percepire il loro arrivo e conoscere le loro funzioni, avrebbe permesso agli uomini e alle donne di prevenire i pericoli e di gestire meglio le loro vite.
Fu allora che una linea bianca mi apparve all’orizzonte… All’improvviso si ruppe in due! Poi ridivenne una linea intera che di nuovo si ruppe in due. E questo all’infinito…
Erano i segnali che cercavo! Presi un sasso appuntito e sulla roccia tracciai un tratto. Lo chiamai Cielo. Sotto tracciai un tratto spezzato in due, lo chiamai Terra.
Non perdevo di vista la linea bianca. Si tendeva fino a spezzarsi in due, poi, immediatamente dopo, si contraeva per ridiventare una sola linea…
“Questi segnali sono doppi! esclamai. Hanno la capacità di rimanere se stessi, sia di trasformarsi nel loro contrario!” Raddoppiai i tratti che avevo disegnato sulla roccia.
Sotto quello del Cielo ho aggiunto un tratto al cui centro ho tracciato un piccolo cerchio, per figurare un movimento verso l’esterno.
Sotto il tratto spezzato della Terra ho aggiunto un tratto spezzato al cui centro ho tracciato una piccola croce, per figurare un movimento verso l’interno.
La linea era sempre la, pulsava come un cuore umano… Allora ho aggiunto un tratto e un tratto spezzato tra quelli tracciati e li chiamai Uomo, poiché l’uomo vive tra la Terra e il Cielo. Avevo quindi 6 tratti, un esagramma che connetteva tra loro il Cielo, la Terra e l’Uomo. Era il mio primo segnale visibile!
L’osservai, cambiare uno di quei tratti cambierebbe tutto il disegno, che diventerebbe un altro esagramma.
“Queste combinazioni non possono essere infinite, pensai.”
Combinai allora un tratto intero e una tratto spezzato in tutti gli esagrammi possibili e… erano 64! Tanti quanti i periodi di cambiamento che avevo calcolato! Io Fu Xi avevo decifrato il linguaggio del Creato!
Ai segnali invisibili della natura potevo ora aggiungere i miei 64 segnali, ben visibili, uno per ogni cambiamento…
Dopo un lungo lavoro di ricerca, riuscii ad accoppiare ogni esagramma al cambiamento che gli corrispondeva e gli diedi loro un nome. Non mi rimaneva che capire “quando” questi cambiamenti sopraggiungevano.
Allora inventai l’Oracolo.

La disposizione dei trigrammi allora era detta Xing Tian “Cielo Anteriore”, con ordinamento matematico, la somma delle linee dei trigrammi opposti (la linea intera si conta uno, la spezzata due)
Al tempo del re Dà Yǔ ( Yu il grande) 2194-2149 a.C. i trigrammi erano già stati organizzati in esagrammi. Alcuni storici sostengono che i trigrammi esistevano di già prima di Fu Xi all’interno di alcune congreghe. Da degli studi sono emersi nel testo frammenti di cultura estranei al sistema tradizionale filosofico religioso cinese dell’epoca che ne rendono così più incerta e difficile sia la datazione che la provenienza. Purtroppo per ciò che riguarda la storia della Cina antecedente ai Zhou è da ritenersi costituita da aggiunte e sovrapposizioni stratificate in ordine inverso a quello cronologico. Ad esempio, Yu il Grande, nella storia all’inizio del periodo Zhou, era ritenuto un dio che aveva fatto emergere la terra dalle acque. Solo alla fine della dinastia Zhou diventa un re umano, per divenire, poi nel periodo degli stati combattenti, il fondatore della dinastia Xia.
Huang Di l’Imperatore Giallo, ancora più antico secondo tradizione compare in realtà molto più tardi, probabilmente inserito dai taoisti.
Zhōu Wén Wáng (周文王 1152-1056 a.C. Re Wen) fu imprigionato e durante questo periodo riorganizzò i trigrammi del Ba Gua per venire incontro alle esigenze di un nuovo mondo.
Modificandone la disposizione nel “Cielo Posteriore” detto Hou Tian (后天), con ordinamento mistico, e la compilazione dell’interpretazione degli esagrammi. Suo Figlio il duca di Zhou (Zhou 周公) compilò una prima raccolta dei significati delle linee, che dipende dalla posizione che esse occupano all’interno dell’esagramma la loro opera porta il nome di Zhuo Yi (i Mutamenti di Zhou o Testo Canonico). E’ composto da testi oracolari, Giudizi o Sentenze uno per ogni esagramma, e Testi delle Linee una per ogni delle sei linee di ciascun esagramma. Nel corso dei secoli altri resti furono aggiunti al Testo Canonico, si tratta di commentari volti a spiegare il significato del testo e a codificare una visione cosmologica
complessa. Alcuni basati su eredità di tradizioni orali molto antiche, altri di origine moralista, sono il prodotto della Scuola dei Letterati (Scuola Confuciana) che interpretò i Mutamenti di Zhou secondo le proprie ideologie, creando i commentari confuciani.
Sotto la dinastia Han (a partire dal II sec. a.C.) fu data al Testo Canonico e i vari commentari una struttura, in dieci volumi denominati le Dieci Ali (十翼 shi yi) assumendo il nime di Yi Jing.
l’Yijing diventa uno dei cinque libri canonici che insieme a Shujing Libro della Storia, Shijing Libro delle Odi, Lijing Libro dei Riti, Yuejing Libro della Musica, sono considerati le basi da cui si costituì la cultura cinese.
In realtà si considera che solo dei frammenti del Zhou Yi siano arrivati fino a noi attraverso i commentari confuciani, tutto il resto sia, per ora, andato perso.
Le prime quattro Ali fanno parte del testo divinatorio vero e proprio: Il Commentario sui Giudizi (Tuan Zhuan Ala I e II) e il Commentario delle Immagini (Xiang Zhuan Ala III e IV). Quest’ultimo diviso in due elementi: le Grandi Immagini (Da Xiang) che descrivono l’atmosfera generale di ogni esagramma a partire dalle immagini naturali di ogni trigramma che lo compone, e le Piccole Immagini (Xiao Xiang) annotazioni sui testi delle linee in stile vicino al Tuan Zhuan (divinatorio). Le Ali V e VI Testi Annessi Xi Ci o Da Zhuan, rappresentano il pensiero filosofico cinese in ambito scientifico, dando una interpretazione dei Mutamenti da divinatoria a cosmologica spaziale. La VII Ala denominata Parole della Scrittura Wen Yan che accosta l’ideogramma della parola detta a quello della scrittura intesa come civiltà e raffinatezza è il commentario del testo dei primi due esagrammi Qian e Kun e le loro linee, questo commentario proviene da diverse origini, sia di tradizione orale che di tradizione letterale. La VIII Ala, è dedicata alla Spiegazione dei Diagrammi, in particolare ai trigrammi e alla loro simbologia. Le ultime due Ali IX e X sono di stesura tarda (II sec a.C.) ma raccolgono una versione popolare orale più antica, La IX Xu Gua illustra Ordine Canonico dei 64 esagrammi in termini di necessità secondo il naturale evolversi delle situazioni; la X, “I Diagrammi scompigliati” (Za Gua), ha l’aspetto di una lunga “filastrocca” piena di assonanze, in cui il nome di ogni esagramma è associato ad una breve espressione mnemonica (spesso un ideogramma soltanto) che ne ricordi il senso generale.

Fine prima parte

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By admin_bagua / Administrator, bbp_keymaster on Set 04, 2017

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